RIMINI CALCIO, i tifosi biancorossi: “Sostegno incondizionato a giocatori e tecnici”. E sulla cessione, alla società: “Consegnateli in mani solide e sicure”
Il difficile momento della società biancorossa è stato affrontato ieri sera dall’assemblea che ha visto la partecipazione sia dei tifosi organizzati sia di quelli non legati a nessun club o associazione. Al termine del dibattito i tifosi hanno redatto un comunicato unico approvato all’unanimità per far sentire la propria voce in questo difficile passaggio storico della maglia a scacchi. “Pur riconoscendo che l’andamento dei risultati è decisamente insoddisfacente, vogliamo ribadire il nostro sostegno incondizionato a giocatori e tecnici, così come già fatto nell’incontro avuto con la squadra la scorsa settimana. Si avverte la necessità di un’unità di intenti tra tutti: se da una parte i tifosi cercheranno di farsi sentire “in positivo” sia in casa che fuori, partecipando in modo consistente alle trasferte, si chiede anche alla stampa di dedicare più spazio al campo ed alle partite e meno alle questioni societarie, visti i danni prodotti dalle notizie filtrate su possibili cambi di proprietà”, dicono.
Il messaggio dei biancorossi è diretto a “quella parte del mondo dell’informazione riminese che ama pescare nel torbido a modificare la linea intrapresa sin qui, una linea fatta di sensazionalismo e di polemiche spacciate per giornalismo d’assalto, che ha favorito nervosismo e divisioni in una tifoseria provata da anni difficili e quindi non più disposta a tollerare e tacere. La manifestazione di astio e simpatie personali non deve pertanto sostituire il sacrosanto diritto di critica, da svolgere però in modo corretto e rispettoso della verità e dell’intelligenza dei tifosi”. Secondo i tifosi, infatti, “in generale, al di là delle responsabilità di giocatori e staff tecnico, ha certamente nuociuto grandemente su tutto la situazione venutasi a creare all’interno della società, che ha condizionato in negativo la squadra. Dispiace inoltre sapere che ad essere colpiti sono stati anche gli anelli deboli della catena, i lavoratori su cui si fonda il quotidiano”.
Si legge sui quotidiani di importanti e imminenti decisioni in merito ad un possibile passaggio di proprietà. Al proposito, “i tifosi non possono e non vogliono schierarsi ad occhi chiusi con o contro nessuno. Chiedono, però, che tra i criteri di scelta che la proprietà adotterà trovino spazio il più possibile, oltre alle logiche e naturali valutazioni economiche, anche aspetti come il progetto sul futuro del Rimini ed una valutazione attenta agli scenari futuri di prima squadra e settore giovanile. Siamo consapevoli della situazione di difficoltà in cui si trova la proprietà nella prosecuzione della gestione sportiva, ma allo stesso tempo la invitiamo con forza a consegnare il nostro Rimini in mani solide e sicure. Riteniamo che ciò debba essere garantito ad una tifoseria che con la passione e con i numeri si è schierata sin dalla prima ora, in quella difficile e pesante estate del 2010 che tutti ricordiamo, al fianco di questa dirigenza, sposandone e sostenendone il progetto e contribuendo al suo successo”.
Non basterà lavarsi le mani dopo aver dato via la squadra, dicono i tifosi agli attuali cda e presidenza, il cui impegno “non termina al momento della cessione, ma riguarda anche il proseguimento della vita della “creatura” che hanno fatto nascere, hanno riportato tra i professionisti ed ora si apprestano a consegnare ad un nuovo “padre” che deve essere capace di farla crescere sempre meglio, in modo tale che essi ne escano da vincitori e chiudano la bocca ai detrattori. Il Rimini quindi deve essere messo in mano ad una società che abbia in mente un progetto dotato di gambe per camminare e a persone la cui storia personale faccia credere ad un futuro positivo e non faccia invece temere ulteriori ridimensionamenti e fallimenti. Siamo certi però che il senso di responsabilità e l’amore per la maglia non verranno meno in persone che in questa città vivono e svolgono la loro attività lavorativa”.
E avvertono: “La tifoseria unita vigilerà su quanto faranno tutti coloro che sono stati chiamati in causa finora, auspicando da loro le dovute risposte e sperando che anche l’amministrazione comunale, che non può non avere a cuore la più giusta conclusione della vicenda, faccia lo stesso”.